Flatlandia



"Il mondo...è una superificie piana come quella di una carta geografia, sulla quale i flatlandesi scivolano senza sovrapporsi. La loro è una società rigidamente gerarchica: la casta più vile è quella delle donne, semplici righette con sulla punta un occhio, come aghi. Viste dall'altro estremo, le donne diventano invisibili, così che a loro basta rivoltarsi per scomparire. Se un maschio per caso si imbatte nell'invisibile didietro di una donna, può rimanerne trafitto, per ciò la legge impone alle femmine l'obbligo di dimenarsi sinuosamente, senza sosta, per evitare incidenti" (tratto da FLATLANDIA di Edwin A. Abbott)

Ho riportato questo piccolo passo tratto da Flatlandia per suggerirvi, se avete occasione, tempo e voglia di leggere questo delizioso libricino (sulle 166 pagine).
Un racconto fantastico a più dimensioni per ridere e riflettere sulle condizioni di ignoranza che anche noi al giorno d'oggi conserviamo ancora nella nostra quotidianità.
Si racconta la vita di un abitante di un ipotetico universo bidimensionale che entra in contatto con l'abitante di un universo tridimensionale...
Il libro è stato anche rappresentato ai Teatri delle Mura a Padova, nel giugno 09, e interpretato da una bravissima Chiara Guidi, fondatrice della Societas Raffaello Sanzio, che solo con il suo "strumento" vocale e un sapiente gioco di luci e suoni è riuscita a ricreare l'atmosfera del libro e a renderci partecipi del mondo bidimensionale raccontato.

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