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Teatro Magro ha interpretato, con azioni serrate e ironiche, i concetti chiave del periodo futurista per la celebrazione dei 100 anni del Movimento.
Una platea gremita di pubblico ha accolto con applausi e consensi la performance da palco della compagnia che si è voluta misurare con un periodo storico innovativo dei primi del 900 in una rienterpretazione propria e contemporanea.
Sequenze veloci hanno scandito l’ora e dieci della performance attraverso danze, musiche, monologhi e canzoni.
Ricordo in particolar modo il primo "atto" (un inizio alla rovescia) con l’entrata in scena di una motocicletta, una bara appesa simbolo celebrativo della morte del teatro e tanto di incenso indirizzato verso il pubblico dal grosso tubo di una macchina. Viene chiuso il sipario che annuncia la fine del primo atto e accese le luci in sala. Successivamente, alla riapertura, viene eseguita una esilerante sintesi dell’Otello in 3 minuti con conto alla rovescia annesso. Altri momenti da ricordare come: la canzone Tu mi hai preso il cuor accompagnata dal vivo da una pianista, il monologo in P relativo alla Principessa sul Pisello e ritmati quanto colorati inteventi di danza come quello dei colibrì e l’ultimo pezzo di danza “futurista” con ballerine vestite di giallo con cappelli aereodinamici che hanno lanciato poi sul pubblio la pioggia di palline gialle cadute dall'alto coinvolgendo il pubblico.
Un esplosione di musica, movimento e divertimento.

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