Bios Unlimited- OHT


"tutti gli uomini contengono svariati uomini dentro loro stessi e molti di noi passano da uno all'altro senza nemmeno sapere chi siamo"
Con questa citazione dal libro di Paul Auster The Brooklyn Follies inizia lo spettacolo della compagnia OHT (Office For Human Theatre).

Lavoro originale, in scena nessun attore ma solo 27 casette di legno tutte bianche ma con proporzioni diverse e uniche tra loro. Trenta minuti di storie di persone comuni, raccontate da una voce fuori scena e accompagnata da un bellissimo gioco di luci e suoni che rievoca i vari momenti della giornata: la mattina, l'imbrunire, la notte, il caos cittadino, il traffico.
Lo scopo del lavoro è quello di mettere in scena storie apparentemente normali che altrimenti cadrebbero nell'oblio ma che in realtà appartengono ad ognuno di noi, perchè racconta la nostra vita, la nostra "normalità", le nostre paure o desideri, i nostri pensieri che ci accompagnano di giorno in giorno. In questi racconti il pubblico si ritrova, io mi sono ritrovata e commossa, è un lavoro molto delicato, dolce e poetico.
L'ultimo racconto è di una persona particolare, Franz Kafka, di lui si narra l'intesa speciale con una bambina che Kafka incontra al parco, in piene lacrime perché ha smarrito la sua bambola. Per consolarla l'autore le scriverà decine e decine di lettere a nome della sua bambola, creando avventure e situazioni magiche vissute dalla bambola che risollevarono la bambina dalla perdita della sua amica.
Nonostante la scena sia vuota e popolata solo da queste casette bianche di legno è allo stesso tempo magica e dinamica grazie alle luci, ai suoni e alle voci che danno vita a questi piccoli e magici racconti.
Da vedere.

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