Mio Fratello è un Re! La Bibbia a teatro




"Sorry, je suis désolé, non volevo interromperti, lo siento, Scusami tanto..."
"Parli sempre cosí strano?"
"Viaggio da sempre in tutto il mondo e non é facile trovare la lingua giusta per farsi capire.."


Portare in scena un racconto della Bibbia non è una delle imprese più semplici, in particolare se i fruitori di questo spettacolo sono poi i bambini.

La compagnia Il Libro con gli Stivali ha accettato la "sfida" voluta fortemente dalla Diocesi di Padova per poter raccontare ai bambini, educandoli e senza annoiarli, le storie della Bibbia e del Vangelo.
Così il 9 dicembre 2012 presso il Teatro Esperia di Padova, Susi Danesin e Gaetano Ruocco Guadagno - attore e regista dello spettacolo - hanno portato in scena
MIO FRATELLO E' UN RE  - la storia di Giuseppe e Beniamino figli di Giacobbe e di Rachele - con le scenografie di Alberto Nonnato.

Il risultato?
Vincente!

Diciamocelo, la Bibbia, sopratutto per i bambini, non è una tra le letture più entusiasmanti, spesso anche per i grandi è difficile da interpretare. Ma con questo spettacolo l'attenzione è sempre vigile, c'è divertimento, ironia,  leggerezza e rimane intatto il significato e la storia che si vuole raccontare.
Un racconto nel racconto snocciola i 60 minuti dello spettacolo portando lo spettatore ad incontrare i diversi personaggi della storia da Beniamino e la sua guida, a Giuseppe e il Faraone, ed altri ancora, creati dalla fantasia di questi due bravi attori che sanno comunicare, non solo con le parole, ma con tutto il loro corpo.
Il gioco della scenografia - e anche delle luci - è un tassello importante per tutto lo spettacolo. I tre componenti fissi in scena, rigorosamente in legno (lo scenografo sembra voler inserire un "marchio di fabbrica" nelle sue opere che ci ricorda la scenografia del lavoro Da grande voglio essere felice) si trasformano, si incastrano e creano, passaggio dopo passaggio, nuovi elementi che donano alla storia una marcia in più.

Decisamente non solo per i più piccoli!



Commenti

trecime ha detto…
Sono d'accordo, non è solo uno spettacolo per bambini o ragazzi, vorrei dire che sarebbe da proporre agli adulti e con appropriati momentiprima e dopo lo spettaccolo, invitarli a riflettere

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