Venezia e La Marchesa

Venezia senza tempo

Venezia è il mio teatro preferito
ogni campo è una scenografia diversa
i passanti che ridono in fondo ai sotoporteghi sono le comparse 
e i ponti accolgono le corse dei turisti, le camminate degli studenti.

Perdersi passeggiando col naso all'insù e scoprire scenari sempre diversi e personaggi particolari è la cosa che preferisco fare quando approdo in questa città, che la sento mia a livello viscerale; mai troppo è stato raccontato di Venezia. 
Anche se ci ho abiato di fronte per diversi anni solo ieri sono entrata nello spettacolare palazzo di Mariano Fortuny per visitare la mostra della Divina Marchesa, personaggio assurdo dei primi del 900, che iniziò a fare del suo corpo un'opera d'arte vivente, cambiandolo, esponendolo, avvolgendolo in abiti sempre esagerati, come esagerata è stata la sua vita. Donna di teatro e protagonista della belle epoque del 900 si diversificava dallo stereotipo classico, con la sua figura esile e androgina, il suo sguardo cupo, i capelli corti e i suoi interessi per l'occulto.
Ancora fino all'8 marzo è possibile far visita a questa "marchesa", vi aspetta silenziosa con la sua chioma rossa e i suoi occhi grandi all'interno di un palazzo che la vide vivere.

La mostra de La Divina Marchesa

Pittori, Artisti, Stilisti, Poeti hanno fatto della Marchesa la loro musa

Le lampade di Fortuny

Abito o Dipinto?

 Che si nasconde la in fondo?

 Col naso in sù vedo cupole e campanili

Ogni campetto diventa un piccolo teatro

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