molto Woman faticosamente Wonder


Wonder Woman ha una forza sovrumana paragonabile a quella di Superman, ma sebbene guarisca dalle ferite molto velocemente, non è del tutto invulnerabile. Può volare e correre a una velocità supersonica. Ha una buona resistenza agli incantesimi e al controllo mentale ed è capace di espellere i veleni dal suo corpo, inoltre ha dei sensi sovrumani, ed è capace di comunicare con gli animali. E' dotata di una grande saggezza e intelligenza.
A detta di Batman, Wonder Woman è una delle combattenti più letali del mondo, essendo addestrata fin dall'infanzia nell'arte del combattimento e della lotta. Nata in una popolazione di amazzoni guerriere, la sua forza risiede nel fatto che è riuscita e riesce a sopravvivere senza l'uomo e a relazionarsi con il suo stesso sesso senza problemi. Sta nella "sorellanza" la forza di WonderWoman. 
Ma...ci avete mai pensato? 
Wonder Woman sa fare tutte queste cose ma nella vita di tutti giorni non è poi cosi fortunata, innamorata di un uomo che le preferisce l'eroina (che non è altro che lei, ironia della sorte), sottostimata, alle volte segretaria, alle volte infermiera, sempre la spalla dell'uomo, sempre nelle retrovie nella vita di tutti i giorni.
Insomma...non se la passa certo cosi bene.
Ed essere Wonder Woman ai giorni nostri cosa significa?
Essere attive lavorativamente parlando, cercare di costruirsi una posizione di un certo spessore, allo stesso tempo trovare l'amore, mettere su famiglia, avere dei figli e continuare a mantenere tutte queste realtà attive e aperte. Lasciare andare il tempo per se stesse (che si riduce solo una mezzoretta di raccoglimento prima di andare a dormire per capire se si è fatto tutto), ma non essere comunque mai all'altezza. Se vai bene a lavoro a casa non sei molto considerata dal marito che ti vorrebbe più presente, se a lavoro scarseggi allora non ce la fai a conciliarti con la famiglia. Se guadagni più del tuo compagno lo fai quasi sottovoce perché vorresti che fosse lui a sentirsi più importante.
Una Wonder Woman che si fa in 4 anzi in 5 e più parti, che tenta di essere presente e al massimo delle sue forze in tutti i fronti e sempre con grosse difficoltà.
Ma allora essere donna è sapere fare più cose dell'uomo e fatte meglio? Vuol dire far capire che puoi essere madre, ma anche moglie, figlia e lavoratrice instancabile? Vuol dire svillupare la parte "alfa" del nostro essere per sacrificare la sensibilità "beta" tipica delle donne che si lasciano un pò "plagiare" dalla presenza del maschio? Vuol dire essere sempre in competizione, e prima che con gli uomini con le stesse donne? (che sembra impossibile ma è proprio tra il gentil sesso che si affacciano i problemi maggiori)
E cosi, Antonella Questa,Giuliana Musso e Marta Cuscunà portano in scena WONDER WOMAN, un lavoro tutto nuovo che ha debuttato il 15 aprile a Rubiera e poi è approdato in Veneto, il 17 aprile, per la rassegna CENTORIZZONTI - grazie al lavoro attivo e dinamico dell'Associazione Echidna Cultura di Mirano (Ve) - nella cornice di uno dei borghi più caratteristici e suggestivi, ad Asolo, nel Teatro Duse. In scena tre grandi attrici, una diversa dall'altra, ogniuna con la sua particolarità e caratteristica che donano un valore aggiunto a tutto il lavoro, le tre personalità si compensano, si compenetrano e si completano. Ironia e comicità sono gli ingredienti maggiori che aiutano ad addentrarsi nel dettaglio della tematica trattata, mantenendo sempre costante lo sguardo a lei, Wonder Woman, questa eroina inventata da maschi e messa a salvare uomini in difficoltà.

Antonella, Giuliana e Marta, si sono unite in questo progetto molto forte e importante, che vuole lasciare un piccolo contributo per il raggiungimento della parità tra i sessi. 
E' un lavoro fatto da donne, con donne e rivolto principalmente alle donne. Si, perchè si tenta di riconoscere il condizionamento maschilista e sessista che spesso è insito prima nelle donne che altrove...è giusto prendere coscienza di questo fatto per poter gestire in modo migliore il giudizio che si ha verso se stesse e poi gli altri. Sapete che se le donne potessero avere più spazio nel mondo del lavoro l'economia potrebbe ripartire, anche solo se venisse riconosciuta la forte capacità femminile?
Eh si.
Lo spettacolo si sussegue con letture, episodi, testimonianze, racconti di vita. Forse estremizzati? Forse anche no.
La scena è libera, vuota, c'è solo un piccolo cambio d'abito sullo sfondo e tre "pupazze wonder" appese che prendono vita grazie alla bravura di Marta che sa farlo in un modo straordinario.
 
L'argomento non è dei più facili, essendo sempre molto attuale e spesso anche stereotipato nella vita quotidiana,facilmente si può cadere nei "luoghi comuni". La forza di questo lavoro sta sicuramente nella contemporaneità del racconto e nella versatilità delle tre interpreti; sembra assurdo ma è ancora difficile al giorno d'oggi poter cambiare le cose, ma si deve pur sempre partire, anche nel piccolo, e lo si può fare anche grazie a questo spettacolo.

Io ne conosco tante di wonder woman, donne che incontro tutti i giorni, che conosco o che ho la fortuna di frequentare, donne con una forza inarrestabile, con grinta da vendere. Donne che hanno il dono di non perdere mai la fiducia e la speranza verso un mondo migliore e soprattutto in se stesse.

Come dicono i saggi - " se hai la fede grande come un granellino di sale, puoi dire alla montagna di farsi da parte, lei lo farà" -.

Prossima opportunità per vedere WONDER WOMAN è al Teatro Ca Foscari il 28 e 29 aprile ore 21!

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