Trattasi di...passione - Shakespeare incontra gli Anagoor
Metti che una sera d’estate a Bassano del Grappa incontri
un suonatore di liuto,
l’amore e la peste,
la Regina e il Poeta,
i versi
la chitarra elettrica,
le maschere di merletti
Grazie alla nuova produzione degli Anagoor Master/Mistress of my passion i sonetti di Shakespeare criptici ed enigmatici, forse mai
stati scritti per essere davvero divulgati, in un periodo dove aleggiava nel
Regno della Regina Elisabetta l’aria di morte provocata dalla peste, prendono vita nel palco del Teatro Remondini.
E' proprio in quel perido buio e cupo, quando i teatri venivano
chiusi, banditi i luoghi di incontro e ritrovo e la gente si barricava in
casa ed usciva per strada solo “mascherata” per non essere contagiata, nascono questi sonetti
che non sembrano celebrare un committente vero e proprio e in cui ricorrono due
figure dominanti: il Fair Youth e la Dark Lady.
Ricalcando quest'atmosfera enigmatica gli Anagoor decidono di portare in scena i versi del poeta, scegliendo una via certamente poco usata per Shakespeare, ma vincente, quella del concerto.
In questo lavoro l’aspetto prettamente classico del versetto e del liuto
è fortemente contemporaneizzato dai versi in rap e la chitarra elettrica che si
sposano magistralmente, creando un ponte sospeso e perfettamente percorribile e accentuando maggiormente la natura enigmatica di amore e odio, di vita e morte, di passione e tragedia di questi sonetti.
Nei due schermi predono vita la Dark Lady, che
ci accoglie e ci congeda, nella sua immobilità sicura e inquietante e il Bardo la cui
bellezza ambigua si confonde e ci confonde nei generi e nei ruoli tra maschio e
femmina.
Grandi esteti, come sempre, gli Anagoor con il loro stile
visionario e a tratti simbolista lasciano ancora una volta lo spettatore immobile e affascinato ad
osservarli in questa composizione scenica che rimanda ad un opera d’arte
vivente. Pur nella semplicità di una "lettura" si rimane ammaliati dalla perfezione compositiva, dal rigore dei gesti e dalla bellezza dei costumi.
Lo spettatore si lascia cosi guidare dalla voce di Menegoni e trasportare dal
ritmo dei versi, incontrando uno Shakespeare inedito e da scoprire.
In scena scena Alberto Mesirca al liuto, con
l’elettronica di Mauro Martinuz e i landscape sonori di Stefano Stech Durighel
alla chitarra elettrica; con le voci di Jeff The-Six, rapper americano, e Marco
Menegoni, e la partecipazione video di Laura Curino e Marco Crosato. Regia di
Simone Derai.
Visto a Bassano venerdì 19 agosto alle ore 21 al Teatro
Remondini.
Prima Nazionale per Operaestate Festival
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