Se Dio fosse Donna? Un viaggio sul pianeta Starlùc


Starlùc della compagnia Malmadur
 
Regia e Drammaturgia realizzata da Alessia Cacco e Jacopo Giacomoni.
Creato da Elena Ajani - David Angeli - Jacopo Giacomoni - Davide Pachera -Caterina Soranzo - MArco Tonino - Vincenzo Tosetto
Coreografia a cura di Elena Ajani
Scenografia a cura di Caterina Soranzo in collaborazione con Elena Ajani
Costumi a cura di Davide Pachera
Musiche a cura di Jacopo Giacomoni
Disegno luci: Cristiano Colleoni



La vicenda narrata ci porta ad un tempo lontano, molto lontano, in cui, nella nostra galassia, una comunità decide di fuggire dalla Terra ormai in declino per fondare il mondo perfetto su un pianeta disabitato. Il progetto sembra spegnersi sul nascere quando Dore, la guida della comunità, muore non appena arrivata nella nuova casa. I fondatori rimasti, per salvare l'utopia e cementare la fede nei loro ideali, scelgono di raccontare al popolo che Dore è Dio. Su questa menzogna nasce la religione del pianeta Starlùc.
Mille anni più tardi inizia il racconto di due persone qualunque. Un'ingenua sentinella di nome Ah e il suo prosaico Virgilio Wanguelien avvistano il ritorno di Dore e decidono di partire insieme per raggiungere il luogo dell'atterraggio di Dio.


Lo spettacolo allestito a Santa Marta nel Teatro Ca' Foscari per la rassegna Correnti Alternate - sezione dedicata alle giovani compagnie, narra una vicenda a metà tra fantascienza, sit com e criminal minds, mi ha lasciato piacevolmente sorpresa. Nessuna pretesa di reinventare nuovi linguaggi, nessuna pretesa di fare “pilloloni filosofeggianti”, nessuna pretesa di essere anticonvenzionali o sperimentali. Ma, al contrario, la scelta di avvalersi di immagini e modi di dire/fare prettamente contemporanei presi anche dal linguaggio del cinema e televisivo, permette allo spettatore di seguire senza problemi il ritmo ironico della vicenda.


Il lavoro ha un bel ritmo, che rallenta verso la fine – forse avrei tolto e/o limato qualche scena – gli attori tutti giovani ma con un bel potenziale, realizzano un teatro semplice, costruito con effetti semplici – come la scenografia data da una struttura tubolare che permette di reinventare lo spazio in maniera efficace o i costumi che ci ricordano un po’ Star Wars,  dai lineamenti morbidi e squadrati allo stesso tempo che ci rimandano a un futuro imprecisato – che affronta un argomento importante in modo leggero, cos’è la fede? A cosa siamo disposti a credere e per quale ragione? 
L'uomo è destinato costantemente a ripetere gli stessi errori? Atto a perpetuare le stesse azioni in contesti e spazi temporali differenti?
Siamo costantemente alla ricerca di “segni”, forse per sentirci meno soli, ed è in questa ricerca assordante di verità, d’ispirazione, di contatto che si svolge l’intera vicenda, che grazie alle musiche,  e ad un linguaggio sicuramente contemporaneo, trascina lo spettatore direttamente a Starluc, facendolo sentire non troppo distante dalla propria realtà.

Prossima data utile SABATO 17 FEBBRAIO h.21 al TEATRO FERRARI di Camposampiero (PD) per FUTURO 000X.

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