Kingdom - un trattato di economia tra Banane e KingKong
credits Vincet Viaplana
Certe volte il teatro l’ho usato come cura.
Dopo momenti di
malattia, periodi difficili o bui.
Momenti in cui i pensieri corrono
troppo veloci oppure rimangono fissi solo su alcune cose, che magari vorresti
solo far passare, ma non riesci.
Cosi sono ritornata in sala,
dopo un po che me ne stavo chiusa in casa, ho sentito la necessità di farlo per confrontarmi con l’esterno, ma soprattutto, per vedere se il teatro
aveva per me sempre la funzione curativa, di lenire e levigare gli stati
d’animo più cupi.
Cosi è successo.
Quando ti chiudi dentro una sala al buio, lasci che sia
qualcun’altro a prendersi cura del tuo animo.
Con Kingdom, della compagnia Senor Serrano diBarcellona, sono stata catapultata in una esperienza trascinante, a
metà tra la performance e il cinema “dal vivo”- sigarette accese, scotch e bicchieri, tre tavole imbadite, ci accolgono- in questa ambientazione prende forma il racconto quasi surrealistisco e a tratti fanstastico della compagnia sull’economia e l’evoluzione consumistica della società in un modo estremamente
contemporaneo, accattivante e psichedelico.
Come?
Partendo dall'errata traduzione dall’ebraico al
latino dell’albero del “male”, il cui frutto non doveva essere la Mela ma, bensì, la Banana, il
frutto dell’amore.
La compagnia con la tecnica che la contraddistingue, grazie
a straordinari effetti di montaggio, dà costantemente l’impressione di comporre
uno stratificato mosaico visivo i cui tasselli nascono l’uno dall’altro, si
incastrano l’uno nell’altro.
credits Vincet Viaplana
Il ritmo della storia è sempre sostenuto, intervallato da
canzoni surreali, musica e balli di gruppo, fanno sì che lo spettacolo non sia mai noioso,
ma anzi appare come una festa continua dove non c’è nulla da preoccuparsi, infondo,
stiamo tutti bene, no?
Senor Serrano ha cercato nelle due figure “totem” della Banana
e di Kinkong un esempio evidente di come, qualcosa di cui fino ad un certo
momento nessuno sapeva della sua esistenza, siano poi diventate qualcosa a cui
nessuno poteva più rinunciare.
La banana è un esempio perfetto. Era un frutto che non
esisteva in Europa e negli Stati Uniti, non c'era da nessuna parte fino al
1870, cioè fino a quando qualcuno ha deciso che doveva essere esportato nel mondo.
E in pochissimo tempo si è creata un'industria, una coltivazione intensiva e
una logistica complicatissima per portarla ovunque.
Era comunque qualcosa che nessuno
stava chiedendo.
credits Vincet Viaplana
King Kong, rappresenta un concetto in cui lui nella sua
isola può agire e fare tutto quello che vuole. L'isola è il suo
"Kingdom". Come il capitalismo fa del mondo il suo regno.
Giocando su questi due poli hanno fatto un ritratto del
capitalismo come un sistema che punta sul desiderio: usa e sfrutta il mondo a suo
piacimento senza pensare alle conseguenze.
E lo fa attraverso un punto di vista
molto maschile e macho.
E questo si vede proprio nella messa in scena del lavoro che
diventa un vero e proprio show dove la festa continua, nonostante tutto e tutti, e
stiamo tutti bene.
KINGDOM
di
Agrupación Señor Serrano (Àlex Serrano, Pau Palacios e Ferran Dordal)
con Diego Anido, Pablo Rosal, Wang Ping-Hsiang, David Muñiz e Nico Roig
musica: Nico Roig
programmazione video: David Muñiz
creazione video: Vicenç Viaplana
spazio e modelli in scala: Àlex Serrano e Silvia Delagneau
costumi: Silvia Delagneau
design luci: Cube.bz
coreografia: Diego Anido
spazio sonoro: Roger Costa Vendrell
supporto tecnico: Sergio Roca
assistente alla regia: Martín García Guirado
durata: 1h senza intervallo
con Diego Anido, Pablo Rosal, Wang Ping-Hsiang, David Muñiz e Nico Roig
musica: Nico Roig
programmazione video: David Muñiz
creazione video: Vicenç Viaplana
spazio e modelli in scala: Àlex Serrano e Silvia Delagneau
costumi: Silvia Delagneau
design luci: Cube.bz
coreografia: Diego Anido
spazio sonoro: Roger Costa Vendrell
supporto tecnico: Sergio Roca
assistente alla regia: Martín García Guirado
durata: 1h senza intervallo
visto al Teatro delle Maddalene - Padova 1 febbraio 2020
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