Voce che apre | Mariangela Gualtieri alla Biennale Teatro

"Vorrei farmi porta aperta, disadorna porta sulla quale è scolpito un motto che dispone i visitatori all'attenzione, a una certa cautela nel passo: timore ebbrezza e tremore.
Ecco, entriamo: è luogo di silenzio, è luogo di ascolto. Qui la voce umana intreccia i propri suoni evoluti con l’arcaico silenzio del mondo.
Del cosmo. Qui – non saprei dire perché – sono presenti anche i morti."

Per questa nuova edizione della Biennale Teatro,  Latella ha chiesto a tutti gli artisti  di lavorare sul tema della censura, cercando di uscire dall'ovvietà di questa proposta per pensarla come valore “alto” da proporre al pubblico e agli operatori. Fra le tante declinazioni del tema, ci sono registi e compagnie che hanno trovato impulso in autori dello “scandalo”.

La Biennale di Teatro, inizia però con Voce che apre di Mariangela Gualtieri, la potenza del rito sonoro che si fa corpo nella figura della poetessa.

La voce di Mariangela Gualtieri rompe il silenzio del Teatro Goldoni di Venezia, una azione quasi simbolica e ritualistica che sottolinea la portata di questo atto semplice ma potente della parola come un ritorno al luogo teatrale dopo mesi difficili di chiusura e di "silenzio" della scena vera e propria. Alla Gualtieri, dunque,  si è lasciato l'onere di aprire questa edizione che si insinua in un periodo storico molto complesso.

Avvolta in un vestito semplice grigio perla, cammina scalza fino al microfono, i capelli raccolti in uno chignon, nella sua figura la potenza bellissima della sua voce che intona i versi delle poesie, alcune molto conosciute e che sono diventate virali nei mesi del lockdown e che fatte verbo all'interno del teatro hanno scosso gli animi, smosso lacrime e purificato i canali da troppo tempo aridi, di una aridità che e diventata quotidiana e che ora lentamente si imbeve di nuova bellezza.

In ordine sono state lette:

A tutti i morti di questo tempo

Adorazione della parola

Voce della terra (in parentesi ritmica)

Nove marzo duemilaventi

A quelli che nascono ora

Lettera al presente

L'animale che siamo

Vieni Creator spiritus

"Ecco, una parola si forma. Risuona. Una parola è lanciata scaraventata. Spacca il guscio del silenzio. Si lancia potente, vera, carica di potere che sprigiona. Le forme, le sostanze."


Prima assoluta:2020, 50’
Rito sonoro di e con:Mariangela Gualtieri
Con la guida di:Cesare Ronconi
Allestimento e luci:Cesare Ronconi
Collaborazione ai suoni:Attila Faravelli
Collaborazione luci:Stefano Cortesi
Suono:Andrea Zanella
Abito:Cristiana Curreli / ReedoLab
Cura e ufficio stampa:Lorella Barlaam
Produzione:Teatro Valdoca
Con il contributo di:Regione Emilia-Romagna, Comune di Cesena
Foto:Melina Mulas

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