Le sottili relazioni tra yoga e teatro | Incontro con Silvia Girardi

Il secondo appuntamento con le nostre incursioni tra yoga e teatro è con Silvia Girardi

Silvia Girardi in Alberi - foto di Emanuele Giorgetti

Silvia è un artista- performer teatrale indipendente presso diverse realtà di teatro, danza e arti visive negli Stati Uniti e in Italia. Collabora con artisti multidisciplinari nella produzione di performance teatrali originali con un interesse particolare alla fusione dei linguaggi artistici, alla composizione scenica e fisica dell’attore, all’integrazione della tecnologia come linguaggio scenico.  Dal 2013 vive a Milano, dove è docente di training e devised theatre alla Scuola Paolo Grassi. E’ insegnante Yoga certificata Yoga Alliance e nel 2014 fonda Casa Yoga Milano un luogo d’incontro per la diffusione dello Yoga e la pratica teatrale.

Silvia ci ha lasciato una testimonianza libera su quello che per lei è lo yoga nel teatro, strumento dalle potenzialità estese per permettere ricerche artistiche continue. Ecco cosa ci racconta.

Le correlazioni tra yoga e teatro

L’attore e lo yoga hanno molto in comune. É infatti yoga quella ricerca di un centro intimo capace di donare stabilità e verità alle nostre azioni, capace di gestire il nostro corpo-mente al fine di raggiungere verità e originalità sul palco. 

Il mio insegnamento agli attori è incentrato sulla presenza, ecco il primo punto in comune con lo yoga. Praticare yoga può essere un ottimo training per l’attore, poiché insegna a coltivare la consapevolezza di sé, un respiro consapevole, una mente lucida. 

Sia per l’attore che per lo yogi è molto importante praticare il radicamento a terra, saper sentire l’appoggio sui piedi, scaricare il peso ed usare la spinta. In termini teatrali si impara a conoscere il proprio stare “neutro” e in termini yogici diremmo che si pratica Tadasana. 



Silvia Girardi, Utthita Parsvakonasana (foto di Gabriele Donati)

Spesso inizio la lezione di recitazione facendo scaldare il gruppo con una serie di saluti al sole (Surya Namaskara). Questo può aiutarli sia dal punto di vista muscolare, che energetico. Un attore recita con il corpo fisico, energetico e spirituale, se il centro dell'attore è chiuso la recitazione non arriva al pubblico. Privilegio per lo più asana che lavorano sull'apertura del torace e del plesso solare. Posizioni come Utthita trikonasana dove il torace si apre e si sviluppa, ma anche asana di inarcamento come Ustrasana o Viparita Dandasana lavorano sull'apertura sternaleAprire le spalle, il torace, il diaframma apre il respiro ed aiuta ad affrontare la recitazione con curiosità invece che con paura.  

Silvia Girardi, Ustrasana (foto di Gabriele Donati) 

Nel saluto al sole di riscaldamento di gruppo, asana come Urdva Mukha Svanasana, aiutano ad attivare il corpo energetico per preparare l’attore ad una recitazione che parta dal centro. Lo yoga aiuta l'attore a scaldare il corpo performativo, ma il percorso che  è soprattutto un percorso di consapevolezza dove yoga e presenza scenica si fondono. 

Durante i miei corsi invito gli studenti: "Sentite i suoni? Sentite il respiro? Dov'è il vostro sguardo?" Queste sono tutte domande che potrei riformulare in termini yogici parlando di pranayama e dristiLi stimolo a mantenere una mente vigile, aperta, attenta. Un attore non consapevole, non può agire, non può generare azioni vere. 

Un attore è l'unione di corpo-mente e respiro, esattamente come uno yogi. Corpo e respiro si fondono nella voce. Si può dire che per un attore la voce sia corpo e il corpo sia la voce, quindi perché un attore abbia una voce in armonia col corpo è necessario che il corpo stesso sia in armonia. Uno yogi come un attore non possono mai dimenticarsi del loro respiro. Tuttavia la voce deriva anche da una giusta postura e questo ci riporta agli asana. Un attore conosce la sua colonna, la sua zona pelvica e sa come mantenere il torace in una posizione ottimale che gli consenta una buona respirazione per padroneggiare l’uso della voce in diverse condizioni. Non va dimenticata tutta la parte di concentrazione che lo yoga aiuta a sviluppare. L'attore deve potere essere in grado di abbracciare totalmente il momento presente, affinché la sua recitazione sia efficace e lo yoga insegna il valore dell’ora in una consapevolezza totale. 

Centratura, presenza, consapevolezza, calma, concentrazione, passare dalla mente al cuore ecco i punti nodali della pratica yogica così come della recitazione. Lo yoga e il teatro aiutano ad arrivare ad una pratica di creazione autentica permeata dalla presenza. 


Se l'esperienza di Silvia vi ha incuriosito vi invito a seguirla nei suoi luoghi virtuali:

Casa Yoga

Silvia Girardi

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