Marionette e Avanguardia | Mostra a Palazzo Magnani


Ho scoperto la mostra a Palazzo Magnani due giorni prima della sua chiusura, non ci ho pensato su troppo, il sabato mattina sono partita alla volta di Reggio Emilia per andarmi a gustare questo gioiellino in solitaria. 
Il tema e' "caldo" per me, avanguardia del teatro novecentesco, il mio interesse alla regia pedagogica del Novecento mi ha portato un po ad indagare il concetto della supermarionetta di Gordon Craig,e la mostra apre proprio con una frase del regista che ci introduce al percorso cosi:

"L'attore se ne dovrà' andare e al suo posto arrivera' la figura inanimata, la liberal Marionetta, la potremmo chiamare, almeno, finche' non si e'guadagnata un appellattivo migliore"



La mostra, a cura di James Bradburne, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Palazzo Magnani e fondatore di CIRCI – Centro Internazionale di Ricerca sulla Cultura dell’Infanzia, si sviluppa attorno al concetto di “quarta parete”, ovvero la capacità di coinvolgimento emotivo di uno spettacolo ben riuscito, capace di immergere lo spettatore nella storia messa in scena. Quando una marionetta o un burattino rompe la quarta parete, conquista la fiducia del pubblico, dando allo spettacolo il potere di sfumare quella divisione tra palcoscenico e mondo, tra arte e vita.

A dire la verità' i burattini, le maschere piu' in generale, mi creavano in passato un po di disagio, e mi inquietavano. Addentrandomi poi nella materia pero' hanno rivelato del potenziale interessante, anche relativamente a tutto il concetto di opera d'arte teatrale, distaccata dalla performance dell'attore.






Il percorso della mostra si snoda attraverso un tripudio di colori e "pupazzi" che accompagna il visitatore in un excursus storico che fa
attraversare l'Italia e l'Europa con i diversi movimenti e artisti del periodo, anche inusuali (chi lo immaginava che Klee e Picasso avessero avuto interesse per le Marionette?) infatti, ad accoglierci  ci sono i costumi a grandezza naturale disegnati da Pablo Picasso per Parade, balletto coreografico che i Ballets russes di Sergej Djaghilev portarono in scena a Parigi nel 1917.

Illuminante e'  stato scoprire la differenza tra le marionette (manipolate dall’alto) e i burattini (manipolati da basso): le marionette intese come soggetti piu' intellettuali, manovrati dalla testa, si esibivano nei palazzi, nei teatri mentre i burattini venendo manipolati dal basso, "dalla pancia", erano quindi considerati soggetti piu' grossolani, per il popolo, per questo si esibivano nelle piazze, alle feste di paese. Incontriamo diversi esemplari, come i più antichi, come i Pulcinella o gli Arlecchino della Commedia dell’Arte, a quelle di Otello Sarzi, realizzate con materiali sperimentali. le marionette esprimevano un’estetica macchinica, erano astratte e, dopo la devastazione della Prima guerra mondiale, catturavano la triste realtà dei soldati di ritorno amputati e mutilati, come illustrato da Sironi, Carrà e De Chirico.

Grazie alla riscoperta da parte di Oskar Schlemmer del classico di Kleist Sul teatro delle marionette (1810), le marionette, i giocattoli e i giochi per bambini divennero un elemento centrale della pratica del Bauhaus nella Weimar degli anni Venti: Paul Klee, Andor Weininger, Lothar Schreyer, Sophie Täuber Arp e Oskar Schlemmer. Tra le varie opere esposte particolarmente mi ha colpito il lavoro dell'illustratore austriaco Richard Teschner, che sviluppo' l'arte della marionetta a bastone, di gusto giavanese orientaleggiante, influenzando successivamente gli artisti da Parigi a Mosca. 




A conclusione della mostra attende lo spettatore un momento di performance. Due palcoscenici, una baracca e un castelet, allestiti nelle sale a piano terra, consentiranno a tutti i visitatori di cimentarsi con il teatro di figura. Grazie alla collaborazione con la compagnia Carlo Colla di Milano e l’Associazione 5T di Reggio Emilia, la mostra ha mantenuto un ricco programma di micro-spettacoli, interpretati da professionisti, con piu' spettacoli al giorno della durata di 15/30 minuti. 

Una chicca imperdibile!

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