Codice Ivan-Pink, me e the roses




Prendete un palloncino
Fatelo scoppiare
Prendete una vecchia canzone, ritmata, d'amore
Fatela andare diverse volte
Cantate in playback
Balleteci sopra....mantenete il ritmo e ripetete l'intera sequenza senza la musica però

Ora prendete una storia
Una storia significativa, tipo La rana e lo scorpione e raccontatela, ma raccontatela bene
raffiguratela e soffermatevi...
Ponetevi delle domande sulla comunicazione, sull'essere e non essere, sulla vera natura delle cose e su cosa vuole raccontare il teatro.
La compagnia Codice Ivan mette in scena tutte queste diverse situazioni unite dal messaggio dell'incomunicabilità e della natura vera delle cose e delle persone, della morte e del voler rappresentare tutto questo dandone un significato preciso.
I tre giovani artisti sono in scena e parlano, cantano e pensano prevalentemente attraverso una registrazione già fatta in precedenza, il risultato è esilerante, divertente, a tratti incomprensibile ma forse è bene anche così...perchè dover spiegare sempre ogni cosa?perchè trovare sempre significati nascosti e recondidi?perchè crucciarsi ogni volta sul significato del teatro e di quello che deve essere rappresentato?

Bel ritmo, belle musiche, scenografia scarna ed essenziale ma quei pochi elementi che sono in scena sono curati e raffinati, come i costumi e i "fermo immagine". I tre giovani artisti provenienti da esperienze diverse sono poi riusciti a maturare questo spettacolo che è valso loro il Premio Scenario 2009.

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