Jessica And Me_un autoRitratto

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Cosa pensa un attore/danzatore quando sta in scena? 
Cosa gli frulla per la testa in quel momento, quando si mette in relazione col pubblico?
Avrà un po’ di paura? 
Penserà che forse quello che sta facendo non è efficace? Che è stupido? Che è lento?

Ecco, si, queste domande se le pone tutte e se andate a vedere lo spettacolo di Cristiana Morganti – storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal di Pina BauschJessica and Me rimarrete entusiasti dell’ironia dirrompente, a tratti dissacrante, con cui la danzatrice si racconta senza paura su quello che è il suo corpo oggi, su quello che ha affrontato sin da piccola per accedere al mondo della danza, cosi austero e rigido, le difficoltà per imparare a fumare la sigaretta in palcoscenico, vissuto come un vero e proprio gesto coreografico, intenso e ammaliante.
Cosi si racconta, Cristiana, tra coreografie, battute e interviste poco riuscite.
Un spettacolo che scorre, che si gusta tra uno sguardo a un corpo che si racconta senza tanti movimenti, una massa di capelli ricci e neri che animano la figura della danzatrice, che con occhi grandi e intesi si rivela. Pronta a giocare col dentro e il fuori del teatro, ora immersa in un movimento, ora osservando se stessa dal di fuori con un humor feroce. La sfida sta nel ricostruire, lungo una confessione poetica e spiazzante, il filo della memoria, dal suo rapporto complesso con la danza classica, e di conseguenza col suo corpo, (definito a quindici anni “giunonico”) fino all’incontro fatidico con Pina Bausch. Il tutto in un mix di interventi video, costumi evocativi del mondo del balletto e musiche che si mescolano tra contemporaneo e classico, rock e pop.
Il racconto di una vita, dunque, quello di Cristiana con Pina Bausch, vent’anni di lavoro comune, di pratica quotidiana. Ma la danzatrice non si vuole fermare solo a questa collaborazione - che tanto le ha dato - ma cerca in qualche modo di compiere un proprio autoritratto idealmente a due voci (di JESSICA e lei) dove rivela ciò che accade nel backstage del suo percorso professionale. Un puzzle che combina gesti, movenze, ricordi, sguardi, intenzioni.
Le basta davvero poco per rendere ogni azione intensa, i movimenti delle mani, delle braccia, una semplice camminata (elegante, pesante con delle scarpe di alcuni numeri più grandi), ogni cosa in realtà racconta di lei e del suo vissuto. Procura gioia guardarla, osservarla, ed è l'ironia l'arma vincente, il fatto di non prendersi mai sul serio.
Un lavoro pulito, senza fronzoli, delicato e sincero per una Cristiana che ogni volta che varca la scena in solitaria si mette di fronte a uno specchio e tenta di raccontarsi.


Jessica and me
di e con: Cristiana Morganti
collaborazione artistica: Gloria Paris
musica: Johann Sebastian Bach, Anto Weber, Arnold Schönberg
disegno luci: Laurent P. Berger
video: Connie Prantera
consulenza musicale: Kenji Takagi
produzione: Il Funaro/Pistoia in cooproduzione con Fondazione I Teatri - Reggio Emilia

durata: 70’
Visto al Teatro Goldoni di Venezia Domenica 15 novembre 2015 ore 16

Prossima data Veneta il 20 febbraio al Teatro Comunale di Vicenza

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