Preda o Predatore?


Sempre più vicina all'incontro col mio Animal Spirits cerco di capire nel frattempo se... "sono preda o predatore?"
Bella domanda. Potrei essere entrambe?

Credo di non avere una risposta, per lo meno non ho una certezza, mi guardo dentro e trovo parecchia confusione, agisco spesso per istinto, altre volte agisco dopo aver pensato ininterrottamente per 24 ore (cosa sarebbe stato giusto fare, cosa avrei dovuto dire e non ho detto, cosa avrei dovuto fare e non ho fatto).
L'altro giorno pensavo alla mia collocazione in questo limbo candido che si chiama "attesa". Attendere il proprio turno alla posta, attendere il semaforo verde, attendere che la parrucchiera finisca quel suo aneddoto noiosissimo prima di mettere mano alle forbici, attendere che si liberi la scrivania, attendere la chiamata di qualcuno, attendere risposte (si lo so, può essere una condizione comune). Quindi attendo...preda?
Ad ogni modo, notavo che sono da troppo tempo in attesa, in stand-by, in attesa di che cosa davvero non lo capisco e mi son resa conto di essere stanca di vivere attendendo e che non mi si addice, non mi appartiene. Tale attesa infinita verso quasi qualsiasi cosa è snervante, una semplice riflessione che mi ha fatto capire, molto probabilmente, che sono più un predatore che una preda - un predatore maldestro che forse deve capire ancora la sua tecnica - ma un predatore; nonostante la mia "arte sopraffine" di vivere dietro le quinte, di agire senza essere vista, di scegliere credendo di essere scelta. Nel lavoro, nelle amicizie, negli interessi, in amore. Niente è stato casuale, ho cercato, ho costruito, ho distrutto e ricostruito. Essere predatore per me forse vuol dire essere sempre alla ricerca costante, non solo fuori ma sopratutto dentro me stessa. Un predatore che si muove spesso nell'oscurità, che affina i sensi, che aguzza la vista, che amplia l'olfatto, segue le tracce ed è un pò guardingo, alle volte sta a caccia dei giorni senza trovare nulla, altre volte trova quello che voleva; alcune volte camuffato attente la sua preda e talvolta la fa anche scappare via. Ci vuole tecnica, la mia credo vada ridefinita!

Ora, non mi rimane che avviarmi verso il CRT, alla Triennale di Milano, e scoprire davvero che cosa nascondo, cercando di individuare le mie forze istintive e oscure nel concept store Animal Spirits dei Mali Weil.
Potete seguire in diretta il 16 novembre alle ore 20.30 Perypezye, che racconta la performance live. Un interessante liveblogging relativa al lavoro con il contributo di tutti i blog che hanno provato a dare delle risposte (un pò come me) raccontando il loro Animal Spirits.

Se volete maggiori info e seguire la diretta andate a questo sito
Ci vediamo li!

Commenti

Unknown ha detto…
Mi rivedo anch'io nella tua descrizione. Si può essere sempre l'una o l'altra cosa?
Penso che la vita, gli incontri, ci trasformi in continuazione da presa a predatore.
Forse preferirei essere un predatore. Lo immagino come una figura forte, affascinante e sicura di se e di quello che fa... ma poi mi tiro indietro perché nell'immaginario collettivo il predatore è pur sempre il "lupo che mangia Cappuccetto Rosso".

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