La Vanità dell'essere Veneti

Il 23 ottobre 1997 go ciapà un treno e son partìa”
Era fatta, ora ero ufficialmente una nord-est-ranea.
Con questo sguardo ho provato a raccontare il mio rapporto d’amore-odio con il veneto e i suoi abitanti, ne è uscita una giostra di personaggi grotteschi che con lucida follia provano a rispondere ad esplosivi quesiti:
il nord è così diverso dal sud?
Forse al nord non si evadono le tasse?
Forse al nord non ci sono “amici” o parenti pronti a dare una spintarella?
Forse al nord non si paga il pizzo? Non si lavora in nero? Non ci sono furti o delitti?"
[Marta Dalla Via]
  
Ho imparato ormai da tempo che il teatro è teatro non solo quando entri in un teatro vero e proprio, ma che può essere fatto ovunque, uscire dagli spazi usuali per entrare in spazi inusuali.
Cosi facendo spesso ci addentriamo in luoghi sconosciuti.

Mi è successo venerdì 10 aprile con lo spettacolo di e con Marta Dalla Via, Veneti Fair.
Lo ha portato in scena al Pedro, il centro sociale per eccellenza di Padova.
Un capannone dismesso, abbastanza fatiscente, l'orario indicato d'inizio spettacolo era le 21, però è iniziato alle 21.30 (cosi imparo a prendere alla lettera gli orari).
Un piccolo spazio mansardato e buio con una gradinata di legno accoglie un pubblico fatto principalmente di donne (di tutte le età), la sala si è riempita velocemente.

Marta Dalla Via tiene inchiodata la piccola platea, con una mimica potente e il semplice aiuto di un cappotto dai mille usi che l'aiutano ad entrare ed uscire dai differenti personaggi. Assistiamo ad un excursus di personaggi veneti che il Veneto, purtroppo, lo rappresentano: il giovane imprenditore ricco e ignorante, la Miss Polenta ragazza di "sani principi" stupidotta e razzista, Il Morto di Biancosarti l'ubriacone di turno del "bar sport",la Pettegola Bigotta quelle della tipologia "sante" che trovi tra i banchi della chiesa,il Professore emigrato che nonostante sia in veneto da 20 anni è sempre considerato "straniero".
Personaggi grotteschi, un pò clown, che danno vita a questo piccolo lavoro che permette al pubblico di addentrarsi nella realtà di una provincia veneta e di trovare molte tragiche verità. Si ride, molto. Ma a fine spettacolo la tristezza scende perchè ci si rende conto della veridicità di ciò che s'è visto e udito, nonostante l'ironia esplosiva del lavoro.

Veneti Fair è la storia di un divorzio, tra chi in Veneto ci è nato e la terra che lascia. Ma più che abbandonare una terra fatta di paesaggi meravigliosi e temperature non certo facili, il divorzio lo si fa dalle persone, quelle che questo territorio lo stanno facendo diventare sempre più difficile. E' proprio la carrellata di tutti questi personaggi, simili ad una lente di ingradimento, che permette di assaporare in modo "clownesco" il tema dell'appartenza.


Prossima data per vedere Marta dal vivo è il 29 APRILE 2015 ORE 21:00  con lo spettacolo MIO FIGLIO ERA COME UN PADRE PER ME  al TEATRO VERDI di PADOVA

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