LETTURE - Teatro


"Il teatro è sempre irripetibile".
Ma potremmo anche dire che "il teatro è possibile solo nella sua continua ripetizione". 

In questo periodo "buio" fatto di chiusure, limitazioni e vita in casa ci rendiamo perfettamente conto della veridicità di queste parole. Il teatro vive nella sua continua ripetizione, ed ora è un po come se fosse "morto" anche lui col covid19.


Oggi volevo farvi conoscere questo libro TEATRO scritto da Ricardo Henriques e Andrè Letria. E' un libro di illustrazione, ma fidatevi, fa godere e meravigliare anche noi grandi, sopratutto se il teatro lo amiamo.
E' scritto in portoghese, non so se ci sia qualche edizione in italiano, ma le immagini sono elequenti e molte parole portoghesi rimandano allo spagnolo e all'italiano, insomma non è di difficile comprensione!
 
In questo piccolo gioiello gli autori intendono dirci che ogni singolo gesto teatrale è sempre nuovo, è pienamente associato alla sua durata attuale, alla sua performance e che tutti gli elementi che contribuiscono a un atto teatrale (il testo, il attori, coloro che lavorano dietro le quinte, il pubblico, gli oggetti che circondano questo atto, tutto) si ricombinano sempre in modi diversi, raggiungendo risultati diversi anche quando tutto sembra uguale.

Nel libro incontriamo una attenta relazione tra le immagini e il testo, la sua disposizione alfabetica per creare un protocollo di lettura enciclopedico, la nitidezza del linguaggio acuto e rilassato allo stesso tempo senza  aver mai paura di citare conoscenze specializzate e "parole difficili". 
In effetti, se questo libro è stato realizzato per i lettori più giovani, sicuramente insegnerà anche a molti adulti interessati al teatro. E coloro che pensano di trovarsi di fronte a una sorta di "introduzione leggera" verranno invece introdotti a questa arte senza banalizzarla.

Si parla di Gil Vicente, Moliére e Shakespeare, è vero, ma anche Grotowski, Nietzsche e Séneca. Vengono insegnati i vari modi per aprire il sipario e la differenza tra "Merda" e "Merdra". Le diverse tipoligie di "palcoscenici". Incontriamo  le parole "sussidio", "politica", "superstizione" non sono evitate. Da Absurd a Zola, si parla di tutti i generi, nonché di molte tecniche, oggetti, processi, espressioni, accumulando una poliedrica, complessa e ricca nozione di ciò che il teatro può essere. E poi ci sono le pagine con varie attività, per realizzare maschere, cappelli e casse.
Insomma una lettura davvero densa e interessante che non mancheà di allietare le menti più curiose in questo periodo "magro" di teatro e cultura dal vivo.

Buona lettura!

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